Visitata la meraviglia dell’Orto Botanico di Roma notai che fra le varie rarissime specie di piante presenti non vi fosse neanche una vite. Incredibile ai miei sensi il fatto che il colle del Gianicolo di Roma, una volta pressoché interamente ricoperto di vigne, non conservasse traccia di questa fondamentale vocazione e coltivazione. E poi in Italia non esisteva ancora un “Vigneto Italia”, un museo ampelografico vivo che raccogliesse le principali varietà autoctone nazionali. La genesi dell’idea è allora nella percezione di tale lacuna e nel desiderio di colmarla nel modo più originale e rappresentativo possibile. Riportare la vite a Roma. Roma Caput Vitis, con un vigneto unico al mondo per biodiversità con le sue 155 viti autoctone italiane sito nel più bel giardino dell’Urbe Eterna.

Tutto comincio nel giugno del 2013…

Luca Maroni